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Giuseppe Pellegrini insegna Scienza e coinvolgimento del pubblico presso l’Università di Padova. I suoi interessi di ricerca riguardano i rapporti tra scienza, tecnologia e società e la comunicazione pubblica della scienza. È presidente di Observa – Science in Society. Ha curato con Barbara Saracino le edizioni 2015 e 2016 dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società (Ed. Il Mulino). Tra le sue pubblicazioni: Pellegrini G. (2014), The right weight: good practice in evaluating science communication, Journal of Science Communication, SISSA, 01, C03, Pellegrini G., Saracino B. (2013) Donne e Scienza, l’Italia e il contesto internazionale, Unesco-Observa.

Il Glossario

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S’intende l’attività di comunicazione che la comunità scientifica rivolge al grande pubblico. La divulgazione è quindi una forma di mediazione culturale tra il mondo della scienza e quello della gente comune. L’obbiettivo è far capire quanto e come la scienza influenzi le attività umane, ma per farlo il divulgatore deve rivolgersi, a chi non ha familiarità con l’argomento trattato, con un linguaggio comprensibile.

Divulgazione scientifica

Si considera l'insieme di relazioni e attività che le università costruiscono con i sistemi socio-economici a livello locale, nazionale e internazionale e ciò permette la produzione di conoscenza sia all'interno sia all'esterno degli ambienti accademici. Le attività della terza missione si dividono in tre ambiti: ricerca, educazione e coinvolgimento sociale. La tripartizione è stata stata proposta nell'ambito del progetto europeo E3M.

È una società che stimola e consente a tutti i suoi membri e gruppi di sviluppare continuamente le loro conoscenze, capacità e attitudini. Nella vita personale e nel lavoro gli individui tendono ad acquisire il sapere come nuovo capitale e come fondamento strutturale dell’economia e dello sviluppo sociale.

È la sigla di 'European indicators and ranking methodology for university third mission", un progetto triennale, finanziato dalla Commisione Europea, che si pone l'obbiettivo di creare uno strumento di misurazione, per comparare a livello europeo, le attività della terza missione delle università.

Terza missione delle
​università

Gli studi clinici farmacologici, biomedici o salute correlati sull'uomo. Lo scopo è quello di verificare se una nuova terapia sia sicura, efficace e migliore. Il trial clinico è parte integrante cosiddetta medicina basata sull’evidenza, offrendo modalità organizzate e scientifiche per le migliori prove e sperimentazioni possibili e ottenendo risultati sui vantaggi e gli svantaggi dei diversi trattamenti. Senza i trial clinici, il progresso nella lotta contro le malattie sarebbe bloccato.

Valutazione indipendente di esperti per assegnare un giudizio su attività definite.

Società della conoscenza

E3M

Audit

Trials clinici

Scienziati e Comunicazione

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Lasciatemi lavorare

Va bene, ma non io...

Discutiamone insieme

Te lo dico con parole mie

Oh no, mi tocca comunicare!

La parola ai divulgatori scientifici

FameLab: una gara per comunicare la scienza

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A cura di

Con il contributo di

Gli scienziati sono considerati dagli italiani gli interlocutori più affidabili per quanto riguarda i temi scientifici. Come fotografano i dati presentati da Observa, infatti, il 60% ritiene che gli scienziati siano gli interlocutori di riferimento, seguiti dalle associazioni ambientaliste e poi altre figure con percentuali che vanno dal 10 al 15%. Questo dato è importante perché spinge ad affermare che ricercatori e scienziati possono avere un loro spazio nella comunicazione pubblica della ricerca, anzi, il loro ruolo potrebbe essere ancora più rilevante. Proprio per questo molti ricercatori negli ultimi anni hanno partecipato a master e corsi di formazione per cercare di avere maggiori strumenti e migliorare le proprie capacità comunicative.
La ricerca che di Observa ha cercato di esplorare qual è il tipo di approccio che hanno i ricercatori nei confronti della comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia e ne sono emerse diverse tipologie che si polarizzano tra un approccio molto prudente, che evita di comunicare, ed approcci più disponibili a presentare i risultati della ricerca al pubblico. 



Giuseppe Pellegrini

La comunicazione scientifica

Nell'era dei talent show ecco che arriva quello per gli scienziati. Il Famelab è un concorso organizzato per la prima volta al Cheltenham Science Festival nel 2005, con l'obiettivo di avvicinare il pubblico alla scienza. Non un vero talent show, ma una gara in cui ricercatori, scienziati e aspiranti tali si sfidano per stabilire chi è più bravo ad attirare l'attenzione del pubblico, raccontando la propria materia di studio. In Italia il FameLab è arrivato nel 2012. Anche quest'anno i vincitori delle edizioni regionali andranno a studiare in una Masterclass italiana. Il primo classificato volerà in Inghilterra per competere con i rappresentanti di altri 28 paesi nel mondo e tentare di diventare il divulgatore scientifico dell'anno.

"Servono nuove professionalità"

"Informazione scientifica approssimativa"

"Il linguaggio è la chiave"